Beach Tchoukball e la Riviera Romagnola

Il Tchoukball è uno sport di squadra altamente apprezzato da tutti coloro che hanno l’occasione di provarlo. Questa disciplina viene considerata oltre che dinamica e piacevole, educativa grazie alle regole che obbligano a rispettare gli avversari in quanto essi non possono essere ostacolati dal corpo a corpo o placcati. Proprio per queste caratteristiche, il Tchoukball ha trovato larga diffusione e grande successo come attività sportiva scolastica e, anche, come sport competitivo.
Un interessante variante di questo sport è il Beach-Tchoukball, ovvero la possibilità di praticare questo sport in un ambiente naturale come appunto sulla spiaggia.

Il Tchoukball e le sue Origini

Il Tchoukball è uno sport di squadra nato in Svizzera negli anni 60 grazie al biologo Hermann Brandt, uno dei personaggi più conosciuti della storia sportiva svizzera: a lui si deve la diffusione nel suo paese della pallavolo e pallacanestro femminile nonché la fondazione del controllo medico sportivo.
L’idea iniziale di  Brandt non era quella di creare una disciplina sportiva finalizzata al gioco in se ma piuttosto un’attività fisica adatta al recupero degli atleti infortunati in particolar modo della pallamano, pallavolo, pallacanestro.
Dopo la Svizzera il Tchoukball inizia a svilupparsi pian piano in tutta l’Europa e nel mondo con Taiwan che riconosce questa disciplina fra i suoi sport nazionali.
Fra i passi più importanti che il tchoukball ha compiuto c’è la partecipazione, come sport dimostrativo, alle Olimpiadi di Monaco di Baviera del ’72. In Italia farà il suo arrivo a fine anni novanta e nel 2001 nasce la Federazione Tchoukball Italia (FTBI), che nel 2003 riesce ad organizzare il primo campionato europeo per nazioni a Rimini, con Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca e ovviamente con le selezioni azzurre femminile e maschile.

Come si gioca a Tchoukball e le sue regole

Per praticare il Tchoukball sono necessarie due squadre da 9 o 7 giocatori, un pallone da pallamano e due speciali pannelli collocati alle estremità del campo. Per quanto riguarda le superfici sulle quali giocare vi sono diverse possibilità: palestre, prati o spiagge si adattano benissimo a questo sport.
Ogni squadra ha a disposizione tre passaggi per costruire un’azione prima di attaccare lanciando la palla contro il pannello elastico che, invece di trattenerla come tutte le normali porte, la respinge indietro velocissima. A quel punto, se la palla cade a terra la squadra in attacco ha segnato un punto, se invece viene presa al volo il gioco riprende immediatamente e la squadra che ha difeso, prendendo la palla, passa all’attacco.
Nel Tchoukball si può tirare indifferentemente su tutti e due i pannelli e per questa caratteristica, unica negli sport di squadra,viene definito gioco “bipolare”. Ogni giocatore, inoltre, deve saper assumere, a seconda delle circostanze di gioco, sia il ruolo di difensore che quello di attaccante.

Il Tchoukball sulla Riviera

Ogni anno esattamente dal 2003, Rimini e le spiagge di Viserba ospitano il Festival Internazionale di Beach Tchoukball che si tiene ogni anno a inizio maggio e che raccoglie oltre 100 squadre con più di 1.000 partecipanti provenienti da ogni angolo del pianeta, tutti riuniti su una ventina di campi sulla costa adriatica per la versione ridotta (5verso5) su sabbia. Oggi il torneo si divide in categorie giovanili, “Open” per adulti aperta a tutti, “Slam” per giocatori di alto livello e nazionali, “Overanta” per i maggiori di 40 anni.

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