A piedi attorno al Monte Titano: il sentiero delle Streghe
Passeggiando all’interno del centro storico di San Marino e proseguendo la vostra visita verso le Tre Torri, scoprirete che quest’ultime sono collegate fra di loro tramite un un sentiero, meglio conosciuto come “il sentiero delle streghe”.
Il percorso delle tre torri comincia con la Rocca Guaita, la più antica delle tre, che infatti risalirebbe addirittura al 1000. La rocca Guaita si trova a strapiombo sulla roccia e venne costruita per sorvegliare le aree circostanti e infatti, in dialetto Guaita significa proprio “fare la guardia“.
Proseguendo lungo il sentiero vi ritroverete alla seconda torre di San Marino, detta Cesta: sorge sulla vetta del Monte Titano e ospita il Museo delle Armi Antiche, che comprende circa 535 oggetti risalenti a varie epoche tra il Medioevo e la fine dell’800.
Il sentiero termina raggiungendo la terza torre, chiamata Montale, l’unica che non può essere visitata al suo interno.
La leggenda…
Nel Medioevo, il castello di San Marino, era pieno di soldati, che appena vedevano un gatto nero, partivano all’attacco per uccidere un’eventuale strega perché tutti vedevano le streghe come donne invidiose, dai capelli rossi, che volevano uccidere le ragazze più belle di loro.Ma nessuno sapeva che la bellissima principessa era pure lei una strega e che ogni notte andava al Sentiero delle Streghe e la sua chioma castana diventava la candida pelliccia di una gatta. Al Sentiero delle Streghe lei e tante altre ragazze facevano strani riti, che però erano innocui: usavano erbe, legno, sassi, terra, e specialmente fiori colorati e profumatissimi. Ma soprattutto si esibivano in danze graziose e delicate, raccontando attraverso il canto antiche ballate.
Una notte come tante altre di Luna Piena, le fanciulle iniziarono i loro riti innocui. Passava di lì un giovane soldato, che vide la bellissima principessa, ma non la riconobbe e si nascose acquattato dietro ad un cespuglio. Le ragazze, alla comparsa dei primi raggi del sole, tornarono alle loro case, sotto forma di gatti neri e bianchi.
La principessa restò lì ancora un po’ e il giovane decise di parlarle: le disse che la amava, che non voleva dare l’allarme e che aveva capito che le streghe non erano malvagie. Lei nel frattempo si era spaventata, ma scoprì di ricambiare pienamente l’amore del giovane. Poi venne la luce del giorno e si dovettero separare.Ogni notte si incontravano nel Sentiero delle Streghe, fino a quando una notte arrivò un’orda di soldati, che fecero una strage di streghe. La principessa si salvò perché il soldato si sacrificò per salvarla. Lei, folle per il troppo dolore, si buttò dalle mura del castello lanciando un urlo penetrante e acuto che riecheggiando tra le rocce, svegliò il padre. Quest’ultimo bandì la caccia alle streghe e dopo qualche mese morì di crepacuore.
La leggenda vuole che ancora oggi alle cinque del mattino, in fredde notti invernali, si sentano ancora l’urlo e il pianto disperato della ragazza.
Solo leggenda o verità?
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